Gemellaggio Toscana e Giappone: l'olio toscano conquista Kanramachi

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Il gemellaggio culturale tra il Comune di Certaldo e la città giapponese di Kanramachi ha ventisette anni, ma da quattro anni a questa parte l’interesse dei gemelli nipponici verso le aziende di prodotti tipici locali si è fatto più consistente e continuativo, tanto da rappresentare un importante, seppur piccolo, canale di vendita, per diverse aziende.
È quanto è emerso durante la conferenza stampa di stamani, che ha illustrato i contenuti del recente ordine di olio e vini arrivato alle aziende direttamente dalla città di Kanramachi. Un ordine frutto del tour organizzato i primi di novembre dall’Amministrazione comunale di Certaldo in collaborazione con Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa per la delegazione venuta appositamente per testare i prodotti, che verranno importi nel punto di vendita dedicato ai prodotti italiani che l’amministrazione giapponese gestisce in proprio.

Si tratta di una commessa di 5.500 bottiglie di vino, 2.700 di olio di oliva, e altri piccoli quantitativi di vinsanto, grappe, aceti di vino e aromatici, per un totale di 30.000 euro circa di fatturato. Un incremento di circa 1.000 pezzi rispetto allo scorso anno, di 3.000 rispetto a due anni fa, segno che una volta arrivati sugli scaffali i prodotti incontrano il favore dei consumatori giapponesi e di anno in anno si deve rinnovare e potenziare l’ordinativo. Queste le aziende che, fra le tante testate, hanno ricevuto l’ordine: Frantoio Cooperativo Valdesano, Casale, Poggio Regini, Poggiagrilli, Fratelli Corsi, Fratelli Pecci, Fratelli Vagnoni.

“Siamo felici che il gemellaggio, che è nato e vive soprattutto come incontro e scambio tra culture diverse, sia riuscito ad aprire e sviluppare anche un canale commerciale tra i due Paesi – dice l’assessore ai gemellaggi, Giacomo Cucini – crediamo che questo sia frutto anche del rapporto di reciproca stima e fiducia tra le città maturato in questi anni, tanto che a Kanramachi lo stemma di Certaldo, come le foto di Palazzo Pretorio o l’immagine di Giovanni Boccaccio, sono riprodotti in numerosi luoghi pubblici e privati, segno di amicizia e di un reale interesse per la cultura italiana”.

E positiva, anche al di là dell’aspetto economico, l’esperienza delle aziende che hanno accettato questa nuova sfida: “Siamo soddisfatti perché al di là della vendita dei prodotti i compratori nipponici si sono dimostrati molto esigenti, attenti al processo produttivo ed alla qualità del prodotto – hanno detto Eliano Arzilli, presidente del Frantoio Cooperativo Valdesano, e Maurizio Rossi, dell’Azienda Poggio Regini – un contatto che ci ha dato stimoli per tenere alta la qualità e innovare il nostro marketing”.

“Si tratta di un’iniziativa utile a tutte le aziende valdelsane – conclude Cucini – e siamo contenti che il numero di quelle che hanno partecipato a questo progetto sia aumentato nel corso degli anni”.

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